giovedì 19 marzo 2009

A proposito di contenuti

Peccato non aver scommesso dei soldi: oggi ho fatto un giro sul forum dell'ADUC, certo che vi avrei trovato immediatamente il commento sull'apertura del mio blog di uno dei tanti anonimi sostenitori del Cesap (se questi ne prendesse le distanze ci farebbe una figura un po' migliore).

Il commento in sè è ascivibile al filone alto di quella scuola: "dite a klee che ha dimenticato i "contenuti" di barakka". Non è volgare. Non chiama alla magistratura. Non minaccia buffonate. La scuola alta si rivolge in modo anonimo ad un pubblico anonimo con tono lievemente sarcastico. La relazione con la realtà non si contempla.

Il tratto che accomuna la "scuola alta" alla "scuola bassa" è invece l'assenza di contenuti. Non sono interessati a contestare nel merito un argomento, perchè il lettore potrebbe compararli e scegliere altrimenti e perchè si potrebbe sempre scoprire di non aver niente da dire. Questo tratto, peraltro, è quello fondante della "scuola madre": grandi al lupo al lupo senza mai mettere sostanze o argomenti. In diversi, sui diversi blog, hanno condiviso la propria frustrazione per l'infinita attesa dello studio decennale su Arkeon della d.ssa Tinelli.

Un fatto mi piace rilevare in questa sede: curiosamente senza contenuti il post che ricorda l'omissione dei contenuti di Barakka. Come dicevo nel primo post, iniziare dal conoscere se stessi è sempre un bel passo avanti.

Klee

6 commenti:

  1. A questo punto mi toccherà seguirti con più interesse ancora!

    ciao, Baraka

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  2. Questa "caccia all'uomo" , che tutti conosciamo da ben più di tre anni, è davvero interessante. In fondo ogni scuola ha la sua "discendenza". Sarebbe interessante approfondire queste modalità. Grazie per lo spunto.
    Un abbraccio.
    Pietro

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  3. Condivido quanto detto da Pietro. L'immagine che mi viene è quella dei "pretoriani". Lugubre ma credo adatta. Li abbiamo visti intervenire recentemente sul blog di Risè, ma in passato anche su newsgroup di Google. In tutto ciò nessuno di costoro (che poi immagimo siano sempre quelle tre o quattro persone) sembra dare mai per possibile che dall'altra parte ci sia qualcuno in buona fede. Che le esperienze narrate da "consumatori soddisfatti" siano reali e non finzioni. Creano un mondo in bianco e nero, in cui loro decidono il colore di ciascuno.

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  4. Interessante quanto dici sulla scuola alta e bassa. Il paragone è davvero estremo, ma a me sembra un po' come le grandi multinazionali: bisogna raggiungere tutte le fette di mercato, con qualità e marchi diversi, per cui nestlè fa, tra le migliaia di prodotti, la cioccolata di scarsa qualità ma anche gli alimenti per l'infanzia, i gelati haagen dazs e l'acqua evian. Molti la boicottano, se ci riescono, ma intanto è là che vende.
    A presto.
    Fioridiarancio

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  5. Non credo così estremo il tuo paragone. Con la precisazione che qui parliamo di una micronazionale che raggiunge tutte le fette di mercato nei discount e nelle bancarelle, ma che all'Outlet del consumo non ci è mai arrivata!
    Grazie dei tuoi commenti

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