Sviluppando il contenuto e i commenti degli ultimi due post, non posso non citare questa storia.
Che - lo dico subito - per chi ha presente la famosa favola di Esopo sull’agnello e il lupo non dice nulla di nuovo.
Leggo su un sito in rete un post della d.ssa Tinelli su Arkeon, che si conclude con le seguenti affermazioni.
“La mia odierna proposta è proprio quella di far in modo che la stessa FECRIS, oltre che ad essere una rete di scambio di informazioni tra le associazioni membri che ne fanno parte, possa costituirsi come PUNTO DI FORZA per tutte le associazioni, che singolarmente si trovano a vivere esperienze come la nostra. Esperienze che dal punto di vista sia economico che di forze interne, tendono a bloccare le attività e a indebolire, se affrontate ciascuno nel proprio piccolo.
L’affiancamento di grosse istituzioni, durante i diversi processi, può portare a sicure vittorie, in attese di leggi più appropriate, e nel contempo a dimostrare una forza adeguata, alle stesse organizzazioni settarie, che basano tutte le proprie azioni, sulla consapevolezza di dover ‘combattere’ contro associazioni di volontariato”.
Per chi non lo sapesse, la Fecris è un’associazione europea che raccoglie diverse associazioni antisette nazionali. Per l’Italia figurano ad oggi Favis, Aris Veneto e Aris Toscana, mentre il Cesap è ad oggi corrispondente (una figura che mi sembra di capire significhi in corso di valutazione ai fini dell’ammissione).
Non voglio spendere molte parole sulla Fecris, che nell’ultimo anno è stata chiamata in causa più volte da due persone di Arkeon (Fabia e Pietro Bono) con richieste di ascolto e di aiuto rispetto alle modalità di comportamento del Cesap (valutate discutibili e persecutorie) e che si è semplicemente “chiamata fuori”, non ritenendo nemmeno di prendere in considerazione un’incontro per capire. Anche qualora Arkeon fosse la peggior setta del mondo, un incontro per ascoltarli non ucciderebbe nessuno e scongiurerebbe il caso che davvero possa esserci qualche cosa da rivedere nelle modalità operative di un soggetto che sta per associarsi loro. Per la serie, se sono convinto a priori di sapere dov’è la verità e dov’è il torto, potrò certo dare un valido contributo al dibattito sulle sette!
Ciò detto, è interessante la proposta della Tinelli che la Fecris si costituisca come “PUNTO DI FORZA per tutte le associazioni”. Non più un semplice coordinamento di conoscenze ed esperienze, ma un sostegno per le associazioni coinvolte nella lotta alle sette. Eh sì, perché le “organizzazioni settarie basano tutte le proprie forse sulla consapevolezza di dover combattere contro associazioni di volontariato”.
Un'affermazione un po' strana per un ente entrato che rispetto ai colleghi sembra cercare più il conflitto che l'intesa (DiMarzio,Caparesi,Santovecchi,Martini e scusate se è poco). Tuttavia si può convenire che una lotta Cesap contro Scientology sarebbe impari. E infatti il Cesap si guarda bene dall’attaccare Scientology! Dopo uno start up di relativo anonimato fatto di battaglie contro Testimoni di Geova e Neocatecumenali - cioè gruppi religiosi autentici che certamente non ti “daranno in testa” - il salto di notorietà è avvenuto contro Arkeon. Ovvero un gruppo che più scalcagnato non si poteva, privo di qualsiasi reale mezzo o organizzazione, come i fatti hanno dimostrato: in tre anni Arkeon non è riuscito ad avere neanche una rettifica sulla stampa o uno spazio televisivo, se non come imputato da scannare. Per contro il Cesap collabora con la Fecris, con la Digos e con il Tribunale di Bari, è sostenuta dal Codacons, va in televisione e sui giornali.
Si dice in questi casi “grande coi piccoli e piccole coi grandi”.
La cosa più inquietante tuttavia è la finalità pratica che il Cesap suggerisce per questo PUNTO DI FORZA: “l’affiancamento di grosse istituzioni durante i diversi processi può portare a sicure vittorie”. Non solo la signora indica che l’obiettivo del presunto Centro Studi non è studiare i gruppi ma “vincere i processi” (surreale per un soggetto che dovrebbe intervenire come testimone o come perito, non certo come accusa!). Ma addirittura ci dice che i processi non si vincono coi fatti ma con gli appoggi, con la capacità di fare pressione, la copertura istituzionale. Cosa nota a tutti e di cui le persone di Arkeon si sono ampiamente accorte in questi anni (com’è stato detto altrove, qualcuno crede che una trasmissione come quella di Terra fatta subito dopo gli avvisi di garanzia potesse essere preparata in quattro e quattr’otto? E qualcuno può aver ignorato la differenza abissale di trattamento in quella sede di Arkeon rispetto agli altri gruppi trattati, tutti ben introdotti e con clienti VIP?).
Dieci anni dopo ...
6 anni fa
Volevo precisarti che o avuto per un periodo un certo tipo di dialogo privato per mail con il presidente della Fecris; per dove vengo, e la mia esperienza questo è normale e lecito e mi sono accorta dall'intervento sul CESAP, che sembrasse che avese fatto chi sa che; "un crimine"! Dopo un po di Mail tra entrambi, il nostro dialogo fu rispettoso e le risposte erano in linea di massima che nel ambito giudizziario italiano non poteva fare niente, ne intervenire. Credo comunque che abbia ascoltato e non solo me per il suo possibile e mi precisò che lui ascolta ambe due le parti !Speriamo sia cosi! Quando li fece sapere che la mia prima mail privata fu passata e finita alla Digos, lui non fu molto contento e presumo che parlò con l'amica in questione (presumo). Non ho mai messo in publico le nostre Mail, semplicemente per il fatto di fiducia che io pongo nel privato tra due adulti.
RispondiEliminaHo notato, personalmente che nella mia esperienza estera chiunqe si puo' permettere di dialogare, anche con il Papa o il Re; è un diritto di tutti ! E mai mi sarei immaginata questi subterfugi da altri! Ho la coscienza a posto e so di avere fatto qualche cosa di normale per come è la mia esperienza nel campo internazionale.
Fabia
Grazie Fabia.
RispondiEliminaIn effetti anche nella mia esperienza all'estero è piuttosto facile, attraverso una semplice email, poter dialogare direttamente anche con "persone importanti". E alla stessa maniera è possibile porre pubblicamente domande anche "spinose" senza venir tacciati di essere dei sovversivi, bensì ricevendo risposte nel merito.
Sotto questo profilo, l'Italia assomiglia più a Noci che all'Europa!